Fabbrica 4.0

L’AGENDA DEI VICINI

By 26 Luglio 2014 No Comments

Parliamo tanto dei conclamati ritardi dell’Italia sulla attuazione dell’agenda digitale fissata dalla Commissione Europea. Così ci siamo detti andiamo a vedere di persona, al di la delle fredde statistiche, come sta andando a casa dei nostri vicini. Metti assieme i rappresentanti di Digitalmeet 2014 e i giovani di Confindustria Veneto. Parti dal nordest quindi naturale guardare all’Austria, Slovenia e Croazia.

Detto fatto siamo partiti con una bel gruppo di imprenditori. In Austria ci si è confrontati con la camera di commercio della Carinzia, ma anche con la grande multinazionale dei semiconduttori Infineon. Ne emerso che siamo davvero tanto simili: a parte le lamentele per la eccessiva burocrazia pure li… ci hanno raccontato di come ormai ogni secondo posto di lavoro venga creato da una start up. Il che, da un paio d’anni, da molta energia all’economia, non a caso hanno appena organizzato start up weekend e ora “pitch idea”. Sulla connessione broadband esiste un piano nazionale del Governo e le regioni supportano solo per accelerare la piena attuazione, ma è evidente che c’è una regia e non si va ognuno per proprio conto come da noi…!

Gli investimenti sulla rete sono sostenuti e coordinati nel loro territorio anche dal Carintian Promotion Funds. Cento chilometri più in la siamo a Lubijana, al centro della verde Slovenia. Paese piccolo, crisi economica pesantissima dal 2009 in poi. Eppure scopriamo una piccola eccellenza su innovazione e digitalizzazione del Paese. Connessione banda larga tra le migliori d’Europa (tutto il territorio ha almeno 1 mega), è normale pagare con bancomat e carta di credito e non in contanti, sono pronti a sperimentare le elezioni per via elettronica. Essendo un paese piccolo e di recente costituzione la Slovenia ha un’anagrafe centralizzata interamente digitalizzata, ma più in generale hanno investito molto in questi anni sul cosiddetto e government. Il più grande incubatore del Paese sta a Sezana, praticamente sul confine con l’Italia, ed è pure partecipato in quota dalla Cna del Veneto. La sensazione, parlando anche qui con la locale Camera di Commercio, con le aziende di ict e digitale, che il digital divide culturale sia decisamente inferiore che da noi.

Arrivando a Zagabria ci viene subito detto che qui tutti parlano inglese, il postino, il fruttivendolo. Esiste una health id card con le prescrizioni sanitarie disponibile per ogni cittadino, il 92% delle imprese utilizza i servizi di e amministrazione, il 33% delle imprese utilizza i social. Insomma la Croazia, che è appena entrata nella UE, è nella media europea quanto ad attuazione della Agenda, al quarantaseiesimo posto al mondo nell’utilizzo dell’ICT (fonte Forum Economico Mondiale), in crescita di cinque posizioni rispetto al 2013. Anche in Croazia si parla di start up sulla stessa lunghezza d’onda sentita a Klagenfurt e a Lubijana: “le start up non producono gran risultati – ci dicono alla Camera di Commercio Croata – per i mass media ogni cosa nuova e start up e vengono esaltate prima ancora di iniziare ad operare. Bisognerebbe invece maggiormente aiutare l’innovazione, spin off, all’interno delle imprese già esistenti. Start Up good, ma non saranno la salvezza dell’economia della nazione.” Stessa visione dunque in Carinzia, in Slovenia, in Croazia.

Così come abbiamo tutti apprezzato arrivare in tutte e tre le realtà visitate e riscontrare internet libero e veloce: due click e sei dentro. No password, no barriere, libera navigazione! Questa è innovazione! Ma i discorsi iniziati tra imprenditori digitali di quella che viene chiamata comunemente AlpeAdria sono solo agli inizi. Ora l’appuntamento in streaming tra Italia, Austria, Slovenia, Croazia è fissato il prossimo 23 ottobre, quando ci sarà un grande confronto internazionale, nell’ambito di DigitalMEET 2014, dal titolo “Digital Agenda for Europe-state of art”.