Fabbrica 4.0

Le innovazioni «disruptive» di cui hanno bisogno le nostre aziende

By 23 Ottobre 2014 No Comments

Inizia oggi DIGITALmeet 2014 e la prima parola che associo è “disruptive”! Oggi urge essere disruptive in un mondo che corre a 1000 all’ora! Provo a spiegarmi. Oggi facciamo tutti un gran parlare di innovazione, diventata parola “mantra” dei tempi. A me piace invece parlare di “disruptive innovations”, perché per sua stessa definizione l’innovazione, se è veramente tale, non può che essere dirompente, imprevista, oltre misura. E decisivo diventa in tutto questo l’elemento condivisione e l’elemento tempo.

E’ proprio per questo, per fare sharing/condivisione, fare push/spinta sul sistema delle imprese e dei cittadini del nordest che è nato DIGITALmeet. Chiediamoci: per quale motivo le aziende di successo investono massivamente in tecnologie che soddisfano i bisogni dei propri clienti “attuali”, ma falliscono al contempo nel guardare a nuovi mercati che i clienti del futuro esploreranno? Vogliamo andare oltre l’oggi?

E proprio quelle che chiamiamo le disruptive innovations introducono un’insieme di variabili e funzionalità completamente nuove e spesso distanti da quelle richieste e valutate dal mercato attuale. Innovazioni di questo tipo portano ad una ridefinizione del prodotto, servizio o modello di business proposto al cliente nella direzione di una maggior semplificazione e democratizzazione dell’innovazione (aumento dell’accessibilità e riduzione del costo). Ecco – giusto per fare un esempio concreto – un buon modo per fare e commerce. Non basta un siterello, va ripensata l’impresa per affrontare con competenza i mercati. Si pensi all’effetto di servizi di messaggistica come WhatsApp o Facebook Messenger o i cinesi di We Chat, nel mondo delle telecomunicazioni o all’impatto del modello di business “no frills/essenziale senza fronzoli di Ryanair nell’industria del trasporto aereo.

Oppure come stanno cambiando le nostre vite le new company della sharing economy/economia della condivisione come Airbnb, TripAdvisor, Huber, tutto un altro modo di concepire il turismo. E ancora il coworking come nuovo modo di lavorare e far crescere le nuove imprese, simboleggiato dai Talent Garden. Tutte esperienze, nuove imprese dove non si tratta di innovazioni più evolute dal punto di vista tecnologico, ma di veri e propri cambi di paradigma capaci di aprire nuovi mercati ed impattare in modo significativo sulla società.

E’ proprio questo lo spirito dei 4 giorni di DIGITALmeet 2014 (www.digitalmeet.it) per fare alfabetizzazione e divulgazione dei decisivi temi del web, della comunicazione e del digitale, a nordest!

Gianni Potti Presidente Fondazione Comunica